Da zero a dieci
Ricordate Robyn, la cicciottona svedese che a metà '90 si presentava come la versione biondanordica di Aaliyah?
Forse avete presenti almeno un paio delle sue canzoncine pop-urban, per esempio "Show Me Love" (immortale titolo di coda di "Fucking Amal") e "Do You Know (What It Takes)". Era simpatica, dolce e piaceva alle famiglie: per questo non ha mai sfondato.
Una profondo restyling in termini di look e di linguaggio era long overdue, e la Nostra sta ora rilanciando nel mondo musicale. Mondo Oltro è certo che stavolta Robyn diventerà oggetto di culto e venerazione.
Specie perché adesso è diventata così.
E uno dei brani del suo nuovo album si chiama "Konichiwa Bitches". E ha fondato la sua propria etichetta, la Konichiwa Records, il cui solo scopo, si legge sul sito, è pubblicare i dischi della sua signora e padrona (quest'ultima parte non c'è scritta ma è chiaro che sussiste un rapporto di lavoro un po' S&M).
4 commenti:
alle 19:08, Anonimo ha detto
show me love ma anche luv 4 luv ! bellissime canzone !!!
alle 19:16, mondo oltro ha detto
è un gran giorno. la pouffiasse è tornata fra noi!
alle 18:04, crush ha detto
il disco autoprodotto non è affatto male anche per noi indiesnob di bocca buona, come scrissi a suo tempo su semiscrivi... non ha quella freschezza e ingenuità adolescenziale che molti cercano in certo pop svedese (anche perché Robyn di anni ne ha 26 e questo è un palese riciclaggio) ma è cmq un buon lavoro.
alle 18:48, mondo oltro ha detto
attenzione alle somiglianze. robin s non è robyn, robin s è coloratina, robyn è diafana e bionduzza, robin s è 'mmericana, robyn svedese. però entrambe hanno fatto una "show me love". oibì oibò.
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